Diniego del trasferimento temporaneo ex art. 42-bis: quando è illegittimo e come ottenere l’annullamento al TAR
- Avv. Samuele Miedico

- 13 minuti fa
- Tempo di lettura: 5 min
Il trasferimento temporaneo ex art. 42-bis del D.Lgs. 151/2001 è uno dei principali strumenti che il personale militare può utilizzare per ricongiungersi alla propria famiglia e garantire la cura del minore.Negli ultimi anni, però, molti militari si sono trovati davanti a un ostacolo sempre più frequente: dinieghi formulati in modo generico, spesso con un semplice richiamo alle esigenze di servizio.
Ma questi dinieghi sono sempre legittimi?
La risposta è NO. In molti casi, il diniego è giuridicamente debole e può essere annullato dal TAR.
In questa guida approfondita analizziamo:
cosa prevede realmente l’art. 42-bis
perché tanti dinieghi sono illegittimi
cosa deve contenere una motivazione valida
come il TAR valuta questi provvedimenti
esempi concreti di dinieghi annullati
cosa fare se il tuo diniego rientra tra i casi “fragili”

1. Che cos’è il trasferimento ex art. 42-bis del D.Lgs. 151/2001
L’art. 42-bis disciplina il trasferimento temporaneo per ricongiungimento familiare del genitore con figlio minore.
A chi spetta
Il beneficio si applica a:
genitore di figlio minore fino a 3 anni
genitore di figlio fino a 12 anni in caso di disabilità
personale di tutte le Forze Armate e Forze di Polizia a ordinamento militare e civile
Durata
Il trasferimento è temporaneo, fino a un massimo di 3 anni.
Finalità
La norma si fonda su due principi:
Tutela prioritaria dell’interesse del minore
Ricongiungimento familiare effettivo
In altre parole: l’Amministrazione può negare il trasferimento solo se dimostra, con dati concreti, che il militare non può essere spostato senza compromettere il servizio.
2. Perché molti dinieghi del 42-bis sono illegittimi
Sempre più dinieghi vengono emessi con motivazioni stereotipate, come:
“gravissime esigenze di servizio”
“carenza organica dell’ente”
“impossibilità di sostituire il militare richiedente”
“continuità operativa non garantita”
Queste formule NON bastano. La legge e la giurisprudenza chiedono una motivazione specifica, attuale, concreta e verificabile.
Per il TAR non è sufficiente dire “esigenze di servizio”
Le sentenze sono chiare:un diniego deve contenere informazioni precise e circostanziate, come:
numeri reali della dotazione organica
mansioni effettive del militare
criticità attuali dell’ente, documentate
valutazione dell’impatto effettivo del trasferimento
bilanciamento tra servizio e interesse del minore
Se questi elementi non ci sono, il provvedimento è affetto da:
difetto di motivazione
difetto di istruttoria
violazione del principio di proporzionalità
mancato bilanciamento tra esigenze del servizio e tutela del minore
In altre parole: il diniego è annullabile.
3. Cosa deve contenere una motivazione valida secondo il TAR
Il TAR richiede quattro elementi fondamentali:
1. Dati organici aggiornati
La P.A. deve indicare:
quanti militari ha in dotazione
quante unità mancano
come verrebbe compromesso il servizio
Non basta un “siamo sotto organico”.
2. Analisi del ruolo del richiedente
Serve una descrizione dell’impiego reale:
è indispensabile?
è sostituibile?
il suo reparto ha già avuto trasferimenti?
3. Istruttoria interna completa
La P.A. deve allegare:
pareri
relazioni
documenti recenti
richieste di sostituzione
Un semplice foglio standard non basta.
4. Bilanciamento con l’interesse del minore
Elemento essenziale. La P.A. deve valutare:
età del minore
eventuali condizioni delicate
esigenze di cura
distanza reale tra il militare e la famiglia
Se il bilanciamento manca → il diniego è illegittimo.
4. Esempi reali di dinieghi annullati dal TAR
📌 Caso 1 – Diniego basato su esigenze di servizio generiche
Il provvedimento indicava solo “gravi esigenze di servizio” senza alcun dato. Il TAR ha annullato perché la motivazione non permetteva di comprendere perché il trasferimento fosse incompatibile con il servizio.
📌 Caso 2 – Carenza organica non documentata
Il Comando parlava di “carenza organica significativa”.Dai documenti emersi dopo il ricorso risultava che:
le carenze erano minime
l’ente aveva appena trasferito altri militari
non era stata fatta nessuna istruttoria
Diniego annullato.
📌 Caso 3 – Mancato bilanciamento con l’interesse del minore
Il diniego ignorava totalmente la condizione del figlio minore.Il TAR ha ricordato che la norma è fondata sulla tutela del minore e il mancato bilanciamento rende nullo il provvedimento.
5. Quanto tempo ho per impugnare il diniego del 42-bis
Il ricorso va presentato:
entro 60 giorni, se si vuole ricorrere al TAR
entro 120 giorni, per il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica
Superati i termini, il provvedimento diventa definitivo e diventa difficile intervenire.
6. Come capire se il tuo diniego è illegittimo
Un diniego è sospetto quando presenta una o più di queste caratteristiche:
✓ motivazione generica o copia-incollata
(es.: “esigenze di servizio non compatibili”)
✓ nessun riferimento a dati numerici o riferimento generico
(es.: dotazione organica, impiego reale, turnazioni)
✓ istruttoria inesistente
(es.: nessun parere interno)
✓ nessun bilanciamento con l’interesse del minore
✓ contraddizioni evidenti
(es.: altri militari vengono trasferiti, oppure l’ente risulta sovradimensionato)
Se uno o più di questi elementi sono presenti, ci sono alte probabilità che il ricorso sia fondato.
7. FAQ – Domande frequenti sul diniego del 42-bis
❓ Quando il diniego del 42-bis è illegittimo?
Quando la P.A. non fornisce una motivazione concreta, attuale e basata su dati reali, o quando manca il bilanciamento con l’interesse del minore.
❓ Basta citare le “esigenze di servizio”?
No. Il TAR considera insufficienti le motivazioni generiche e richiede elementi specifici.
❓ Posso fare ricorso al TAR contro un diniego del 42-bis?
Sì, entro 60 giorni dalla notifica del provvedimento.
❓ Il TAR può ordinare il trasferimento?
Sì, se ritiene che il diniego sia illegittimo, può annullarlo e obbligare la P.A. a riesaminare la domanda secondo i principi indicati dalla sentenza.
❓ Posso chiedere una valutazione preventiva del mio diniego?
Certo. È spesso la soluzione migliore per capire se ci sono basi solide per ricorrere.
8. Conclusioni – Quando conviene agire
Il diniego del trasferimento ex art. 42-bis non è immodificabile né automaticamente valido. Molti provvedimenti sono fragili perché:
non motivati
non istruiti
non bilanciati con l’interesse del minore
Il TAR, da anni, annulla dinieghi che presentano queste criticità.
9. Vuoi sapere se il tuo diniego è impugnabile?
Se hai ricevuto un diniego con motivazioni generiche o non hai compreso la logica del provvedimento, puoi inviarcelo. Effettueremo una valutazione tecnica completa, verificando:
legittimità delle motivazioni
correttezza dell’istruttoria
presenza del bilanciamento
possibilità concreta di ricorso al TAR
Per una valutazione immediata, contattaci subito inviando una mail a segreteria@avvocatomilitari.it per un'attenta valutazione del caso oppure prenotando il tuo colloquio conoscitivo tramite il seguente link:
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