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Diniego del trasferimento temporaneo ex art. 42-bis: quando è illegittimo e come ottenere l’annullamento al TAR

Il trasferimento temporaneo ex art. 42-bis del D.Lgs. 151/2001 è uno dei principali strumenti che il personale militare può utilizzare per ricongiungersi alla propria famiglia e garantire la cura del minore.Negli ultimi anni, però, molti militari si sono trovati davanti a un ostacolo sempre più frequente: dinieghi formulati in modo generico, spesso con un semplice richiamo alle esigenze di servizio.


Ma questi dinieghi sono sempre legittimi?

La risposta è NO. In molti casi, il diniego è giuridicamente debole e può essere annullato dal TAR.


In questa guida approfondita analizziamo:


  • cosa prevede realmente l’art. 42-bis

  • perché tanti dinieghi sono illegittimi

  • cosa deve contenere una motivazione valida

  • come il TAR valuta questi provvedimenti

  • esempi concreti di dinieghi annullati

  • cosa fare se il tuo diniego rientra tra i casi “fragili”


trasferimento militare figli minori

1. Che cos’è il trasferimento ex art. 42-bis del D.Lgs. 151/2001


L’art. 42-bis disciplina il trasferimento temporaneo per ricongiungimento familiare del genitore con figlio minore.


A chi spetta

Il beneficio si applica a:

  • genitore di figlio minore fino a 3 anni

  • genitore di figlio fino a 12 anni in caso di disabilità

  • personale di tutte le Forze Armate e Forze di Polizia a ordinamento militare e civile


Durata

Il trasferimento è temporaneo, fino a un massimo di 3 anni.


Finalità

La norma si fonda su due principi:

  1. Tutela prioritaria dell’interesse del minore

  2. Ricongiungimento familiare effettivo


In altre parole: l’Amministrazione può negare il trasferimento solo se dimostra, con dati concreti, che il militare non può essere spostato senza compromettere il servizio.




2. Perché molti dinieghi del 42-bis sono illegittimi


Sempre più dinieghi vengono emessi con motivazioni stereotipate, come:


  • “gravissime esigenze di servizio”

  • “carenza organica dell’ente”

  • “impossibilità di sostituire il militare richiedente”

  • “continuità operativa non garantita”


Queste formule NON bastano. La legge e la giurisprudenza chiedono una motivazione specifica, attuale, concreta e verificabile.


Per il TAR non è sufficiente dire “esigenze di servizio”

Le sentenze sono chiare:un diniego deve contenere informazioni precise e circostanziate, come:


  • numeri reali della dotazione organica

  • mansioni effettive del militare

  • criticità attuali dell’ente, documentate

  • valutazione dell’impatto effettivo del trasferimento

  • bilanciamento tra servizio e interesse del minore


Se questi elementi non ci sono, il provvedimento è affetto da:


  • difetto di motivazione

  • difetto di istruttoria

  • violazione del principio di proporzionalità

  • mancato bilanciamento tra esigenze del servizio e tutela del minore


In altre parole: il diniego è annullabile.


3. Cosa deve contenere una motivazione valida secondo il TAR


Il TAR richiede quattro elementi fondamentali:


1. Dati organici aggiornati


La P.A. deve indicare:


  • quanti militari ha in dotazione

  • quante unità mancano

  • come verrebbe compromesso il servizio


Non basta un “siamo sotto organico”.


2. Analisi del ruolo del richiedente


Serve una descrizione dell’impiego reale:


  • è indispensabile?

  • è sostituibile?

  • il suo reparto ha già avuto trasferimenti?


3. Istruttoria interna completa


La P.A. deve allegare:


  • pareri

  • relazioni

  • documenti recenti

  • richieste di sostituzione


Un semplice foglio standard non basta.


4. Bilanciamento con l’interesse del minore


Elemento essenziale. La P.A. deve valutare:


  • età del minore

  • eventuali condizioni delicate

  • esigenze di cura

  • distanza reale tra il militare e la famiglia


Se il bilanciamento manca → il diniego è illegittimo.



4. Esempi reali di dinieghi annullati dal TAR


📌 Caso 1 – Diniego basato su esigenze di servizio generiche


Il provvedimento indicava solo “gravi esigenze di servizio” senza alcun dato. Il TAR ha annullato perché la motivazione non permetteva di comprendere perché il trasferimento fosse incompatibile con il servizio.


📌 Caso 2 – Carenza organica non documentata


Il Comando parlava di “carenza organica significativa”.Dai documenti emersi dopo il ricorso risultava che:


  • le carenze erano minime

  • l’ente aveva appena trasferito altri militari

  • non era stata fatta nessuna istruttoria


Diniego annullato.


📌 Caso 3 – Mancato bilanciamento con l’interesse del minore


Il diniego ignorava totalmente la condizione del figlio minore.Il TAR ha ricordato che la norma è fondata sulla tutela del minore e il mancato bilanciamento rende nullo il provvedimento.


5. Quanto tempo ho per impugnare il diniego del 42-bis


Il ricorso va presentato:


  • entro 60 giorni, se si vuole ricorrere al TAR

  • entro 120 giorni, per il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica


Superati i termini, il provvedimento diventa definitivo e diventa difficile intervenire.


6. Come capire se il tuo diniego è illegittimo


Un diniego è sospetto quando presenta una o più di queste caratteristiche:


✓ motivazione generica o copia-incollata

(es.: “esigenze di servizio non compatibili”)


✓ nessun riferimento a dati numerici o riferimento generico

(es.: dotazione organica, impiego reale, turnazioni)


✓ istruttoria inesistente

(es.: nessun parere interno)


✓ nessun bilanciamento con l’interesse del minore


✓ contraddizioni evidenti

(es.: altri militari vengono trasferiti, oppure l’ente risulta sovradimensionato)


Se uno o più di questi elementi sono presenti, ci sono alte probabilità che il ricorso sia fondato.




7. FAQ – Domande frequenti sul diniego del 42-bis


❓ Quando il diniego del 42-bis è illegittimo?

Quando la P.A. non fornisce una motivazione concreta, attuale e basata su dati reali, o quando manca il bilanciamento con l’interesse del minore.


❓ Basta citare le “esigenze di servizio”?

No. Il TAR considera insufficienti le motivazioni generiche e richiede elementi specifici.


❓ Posso fare ricorso al TAR contro un diniego del 42-bis?

Sì, entro 60 giorni dalla notifica del provvedimento.


❓ Il TAR può ordinare il trasferimento?

Sì, se ritiene che il diniego sia illegittimo, può annullarlo e obbligare la P.A. a riesaminare la domanda secondo i principi indicati dalla sentenza.


❓ Posso chiedere una valutazione preventiva del mio diniego?

Certo. È spesso la soluzione migliore per capire se ci sono basi solide per ricorrere.


8. Conclusioni – Quando conviene agire


Il diniego del trasferimento ex art. 42-bis non è immodificabile né automaticamente valido. Molti provvedimenti sono fragili perché:


  • non motivati

  • non istruiti

  • non bilanciati con l’interesse del minore


Il TAR, da anni, annulla dinieghi che presentano queste criticità.


9. Vuoi sapere se il tuo diniego è impugnabile?


Se hai ricevuto un diniego con motivazioni generiche o non hai compreso la logica del provvedimento, puoi inviarcelo. Effettueremo una valutazione tecnica completa, verificando:


  • legittimità delle motivazioni

  • correttezza dell’istruttoria

  • presenza del bilanciamento

  • possibilità concreta di ricorso al TAR


Per una valutazione immediata, contattaci subito inviando una mail a segreteria@avvocatomilitari.it per un'attenta valutazione del caso oppure prenotando il tuo colloquio conoscitivo tramite il seguente link:



Siamo specializzati nell’analisi delle domande di trasferimento per legge 104, vantando numerose vittorie innanzi ai TAR, ed a disposizione per offrirti consulenza ed assistenza anche per la presentazione dell’istanza e delle osservazioni in caso di preavviso di rigetto.


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